Musica

Serata dedicata al Brasile al 28 DiVino Jazz di Roma

Serata dedicata al Brasile al 28 DiVino Jazz di Roma

Augusto Alves con i suoi “Largo do tempo”, presenta Sabato 5 Dicembre al 28 DiVino Jazz di Roma, una selezione di brani più o meno noti della musica brasiliana, arrangiandoli a modo suo, cantando e accompagnandosi alla chitarra, con l’aiuto di Francesca Agostini al flauto traverso, Alessia Marcato al violoncello e Guido Giacomini al contrabbasso. Un quartetto che rinuncia a batteria e percussioni, quindi e propone sonorità soft e romantiche che incantano il pubblico. A dettare il tempo per primo è il contrabbassista che annuncia il tema di “Samba de Orfeo” insieme al flauto. Il motivo è semplice e brioso e viene ripreso e colorito dalla voce delicata di Alves, mentre il violoncello crea melodie sognanti. Dopo un tris di samba degli anni Cinquanta, è il turno del Chorino intitolato “Yo yo, ya ya” e Alves, che intrattiene il pubblico con tante spiegazioni, si diverte a raccontarci l’origine di questa espressione che un tempo era usata dagli schiavi per dire “sì” al padrone e alla padrona, fino a divenire un modo di dire affettuoso rivolto al proprio innamorato. Di Joao Gilberto ci propongono un bellissimo arrangiamento di “Saudade fez um samba”, brano Carioca aperto dal cantante e ripreso dal flauto. Augusto Alves ha una voce soave e vibrante, scandisce le parole di ciascun brano con intensità e sentimento e sfrutta abilmente la musicalità incredibile della lingua portoghese; ma non mancano anche pezzi esclusivamente strumentali e la Marcato al violoncello raggiunge momenti di lirismo meravigliosi. Il cantante apre simpaticamente il secondo set cantando “Tanti auguri” ad uno degli spettatori e poi riprende con Caetano Veloso; il ritmo accelera per un momento col famosissimo Chorino “Tico Tico no fuba” e poi rallenta con “Eu nao existo sem voce” in cui la Agostini abbandona per poco il flauto e canta con Alves. Si lanciano, per concludere, in una serie di Bayon; suonano “Menino das Laranjas” e il tocco di Alves sulle corde diviene più energico e anche le ragazze sembrano suonare con maggior gusto. Laura Mancini